venerdì 17 aprile 2009

IL PRIMO MICROROBOT VOLANTE

Servirà in microchirurgia, in meccanica, in biologia

Si muove nello spazio ergendosi in volo per spostare oggetti infinitamente piccoli

Il microrobot volante
Il microrobot volante
MILANO – L’infinitamente piccolo può essere raccolto, manipolato, spostato e accompagnato in volo dal primo microrobot in grado di innalzarsi dal suolo grazie alla forza gravitazionale, nato nei laboratori dell’università di Waterloo, nello stato dell’Ontario, in Canada.

IL ROBOT – Si tratta del primo prototipo creato dall’équipe di ricercatori in robotica guidati dal professor Behrad Khamesee , che da alcuni anni lavorano nel laboratorio «Maglev» (che sta, appunto, per magnetically levitated) dell’università canadese. Il piccolo robot – primo al mondo nel suo genere – sfrutta un campo magnetico per levitare e, durante il volo, è in grado di girarsi, di afferrare piccoli oggetti con le sue pinze-braccia e di spostarli, grazie al raggio laser di cui sono dotate, a sua volta controllato da remoto. Ogni operazione compiuta dall’apparecchio, come racconta Slashdot è comunque gestita da un Pc esterno, in modo da permettere alla piccola creatura di lavorare anche laddove l’ambiente deve essere sterile, senza polvere, particolarmente delicato.

LE APPLICAZIONI – Questo robot della famiglia dei Mems (Micro-electro-mechanical systems) è stato studiato per lavorare anche in situazioni complesse, dove una normale macchina che si muove sul terreno non sarebbe in grado di interagire agevolmente. Per questo motivo, e per via della sua capacità di manipolazione di oggetti infinitamente piccoli, il Mems si presta agli esperimenti biologici – per accorpare particelle differenti – ma può essere usato anche in micromeccanica, per assemblare componenti molto piccole, e ancora in microchirurgia, poiché può lavorare in ambienti sterili controllato dall’esterno.

Nessun commento:

Posta un commento