Ma la cosa più eccezionale è stata la diretta di tutta la rappresentazione da parte di TELEMOLISE un'emittente regionale (la più importante) che in collaborazione con SKY sul canale 873 di quest'ultima, ha mandato in diretta la nostra bellissima gara in tutto il mondo.
In verità questa esperienza è stata già trasmessa alle medesime condizioni per la "Corsa dei Carri" di S.Martino in Pensilis paese limitrofo sia lo scorso anno che quest'anno il 30 di aprile 2009.
Resta la eccezionalità per il nostro paesino che per la prima volta in assoluto ha potuto far vedere la propria Corsa, in diretta, in tutto il mondo.
Di questo, si deve ringraziare il Sindaco Luigi MASCIO e la sua amministrazione che si sono attivati per il raggiungimento di tale manifestazione, oltre alla grande partecipazione dei tre "CARRI" (Carro dei GIOVANI, Carro dei GIOVANOTTI e Carro dei XUVNUTTIELVET) che, giorni prima della gara, hanno dato la disponibilità per la realizzazione di interviste ed immagini di vita nei "partiti" e nelle stalle.
Si sono realizzate anche interviste con storici e conoscitori della storia di questo paese e delle sue tradizioni, oltre ad interviste in diretta della popolazione e dei suoi giovani (ragazzi).

Castellino sul Biferno 21 Luglio 1971
RispondiElimina“I due Reparti sono schierati in quadrato: Reparto Grifo del Gruppo Portocannone I , compost dale Pattuglie Aquile e Lupi; Reparto Seitorri della Sezione di Campobasso, compost dale pattuglie Pipistrelli, Castori e Cobra. Il nostro Capo Reparto unico e’ Michele Renzulli, Vice Capo Reparto Pasquale Picciano.
I component delle 2 Pattuglie di Portocannone sono:
Aquile:
Silvio Di Marco – Aquila Gialla – Capo Pattuglia
Paolo Sassano – Leopardo del Sannio – V. Capo Pattulia (io)
Piero De Carlo – Cuciniere
Costantino De Leonardis
Angelo Fiorentino
Lupi:
Enzo Dell’Oglio – Capo Pattuglia
Matteo Fusco – V. Capo Pattuglia
Carmine Ebreo
Marino De Carlo
Michele Sorluca
Siamo I primi di Portocannone a ricevere la promessa.”
Sono passati 38 anni da allora, e quella Promessa fatta di fronte ai tuoi amici non si dimentica a non si tradisce mai.
Credo che posso parlare per la maggior parte di noi, che nello scautismo siamo cresciuti, quando dico che il nostro carattere si he format all’ombra di quella Promessa e quella Legge Scout: tolleranza, rispetto, sacrificio, solidarieta’, lealta’; molte organizzazioni che oggi si proclamano I paladini di queste idée non esistevano nemmeno quando l’ideale Scout attraversava il mondo giovanile come una tempesta di idealism e vitalita’. Ricordiamoci SEMPRE che nel Vajont e nell’alluvione di Firenze e tanti altri disastri naturali, ma anche eventi di massa dove serviva aiuto, c’erano gli Scout quindi non abbiamo bisogno di lezioni di Protezione Civile da NESSUNO, tanto meno questi ultimo arrivati; e tanto per essere piu’ precisi, gli scout si finanziavano da soli in questo tipo di imprese non avevano ne Regioni, ne Comuni ne tanto meno Corpi Militari a cui appogiarsi, forse solo la reciproca collaborazione con I Vigili del Fuoco, che avvolte provvedevano ad addstrare I Rover e I Capi.
Be’ io ho detto la mia chi vuele capire capisca
Il Leopardo del Sannio